Per i Naviganti

Avvicinamento all'isola di Othoni

Giungendo da Nord il profilo dell’isola appare imponente con una parete di roccia a picco sul mare. Occorre tenersi a discreta distanza dalla riva frastagliata e costellata di secche e scogli non sempre visibili.

La parte esposta a Est dell’isola si presenta bassa ed è costellata da secche ed altre insidie pericolose che sconsigliano la navigazione all’equipaggio non pratico dei luoghi.
Procedendo verso Sud con la parete rocciosa a sinistra il primo ridosso che si incontra appena superato il faraglione è la baia di Calypso. L’acqua cristallina è di un colore Blu cobalto e rende obbligatorio il tuffo. Il fondale di sabbia è ottimo tenitore e consente di passarvi anche la notte.

Procedendo sempre con le rocce a sinistra si giunge all’approdo principale dell’isola, la baia di Ammos di fronte all’omonimo villaggio: una trentina di case con taverne e uno spaccio, dove si trova di tutto (tranne il carburante e l’acqua). Il fondo della baia è ottimo tenitore e permette un ancoraggio supersicuro anche in condizioni di vento e di mare estremo purché soffi da Nord.
Nei giorni delle ferie d’agosto la baia si riempie di imbarcazioni fino all’inverosimile e occorre fare attenzione a non aggrovigliarsi con le ancore. In caso di affollamento è consigliato ancorarsi fuori dalla diga di massi su fondo roccioso.
La piccola banchina che si trova sul lato destro alla fine della diga è inavvicinabile per barche che peschino più di 1,80 a causa del fondale molto basso ed è riservato ai traghetti che la occupano tutti i giorni nelle ore centrali della giornata.
Avlakia è la baia successiva ed ospita il nuovo (futuro) porto che è ancora incompleto ed è aperto a Sud. Attualmente consente l’attracco con il tempo buono o con venti anche forti da Nord e Nord-Ovest.

L’avvicinamento al porto è problematico e deve essere fatto con estrema cautela solo mantenendosi al largo (almeno un quarto di miglio) fino all’allineamento con la diga di massi ed il fanale rosso posto alla sua estremità puntando poi a terra con direzione Sud-Nord in linea retta prestando attenzione a non discostarsene né a destra né a sinistra fino a quando non si è all’interno della diga dove l’acqua è libera con fondo di 4-5 metri. Si può ormeggiare accostati in banchina, o meglio dando fondo con la poppa a terra dopo aver filato tutta la catena, a causa del fondo dalla tenuta non eccellente. Una discreta risacca si forma con vento da Nord-Est che infastidisce molto l’ormeggio tranne nel tratto di canale che porta all’interno del vecchio porticciolo di pescatori dove possono attraccare solo piccole imbarcazioni a motore quando trovano posto .